La situazione degli studenti universitari svizzeri

Ce lo racconta un’indagine dell’Ufficio Federale di Statistica, che mette sotto la lente d’ingrandimento le dieci università cantonali, i due politecnici federali e le istituzioni universitarie e di ricerca. 

Diversi sono i settori di studio presi in esame: scienze umane e sociali, scienze economiche, diritto, scienze esatte e naturali, medicina e farmacia, scienze tecniche e un settore interdisciplinare.

In generale, il numero di studenti nel 2020/2021 è aumentato rispetto all'anno precedente del 5%, con un incremento più marcato segnato dagli stranieri, in particolare dall'Università della Svizzera italiana (USI).

La situazione stranieri

Sul totale di studenti che hanno scelto una formazione universitaria nel 2021/22 è di oltre 168mila.

La questione stranieri merita una particolare attenzione: della Svizzera sembra che attirino più i master che i bachelor degree, e ancora di più i dottorati, con una percentuale di stranieri scolarizzati all’estero al 36% nell’annata 2021/2022, un dato in calo rispetto al 58% del 2000.

Facoltà

Tra le facoltà più gettonate abbiamo le scienze umane e sociali, con un 28% di frequentazione media, con un 69% di donne. Nelle facoltà tecniche invece abbiamo un 32% di donne e un 47% di stranieri, che calano drasticamente in diritto (19%) e medicina e farmacia (24%).

I laureati e l’occupazione

A questi dati aggiungiamo la prospettiva di USTAT, che aggiunge come, nel lasso temporale 2010-2016, ad un anno dall’ottenimento del titolo, le persone provenienti dal Ticino e laureate presso una scuola universitaria svizzera sono occupate per il 96%. 

Di questa percentuale, poco più della metà si laurea fuori cantone e il 56% rimane a lavorare nel luogo in cui ha frequentato l’università.

I laureati USI in particolare sono caratterizzati da una spiccata vena internazionale, con un 40% che esce dal territorio svizzero per lavorare. 

Il canton Ticino

Spostando l’attenzione in particolare sul canton Ticino, scopriamo però che solo 1 laureato su 5 lavora sul territorio.

Invece chi sceglie di frequentare un master in Ticino all’80% tende a rimanere in loco per un posizione lavorativa.

Un dato che riflette in modo chiarissimo una tendenza ad andarsene oltre San Gottardo dopo la laurea, possiamo ipotizzare per la carenza di contatto diretto con le aziende del territorio, contatto invece generalmente più saldo per i master.

In linea di massima, questo è un motivo in più per spingere al potenziamento del Career Service universitario, onde contrastare la fuga di laureati.

Le risorse e le attività produttive sono sul territorio, spetta alle università l’ardua sfida del networking.

Career Service: cos'è e perché è così importante?